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giovedì 30 maggio 2013

SCONTRO TRA TITANI: MESSORA VS TRAVAGLIO

(Ringrazio un anonimo che nei commenti a questo post mi ha segnalato il fatto. Quotidiano. Ahahahahah Travaglio!!11! È una cosa un po’ vecchia, me l’ero persa, ma spiega parecchia acidità di Travaglio nei confronti dei comunicatori a cinque stelle).

Cari amici della rete, è con immenso piacere che mi occupo di due amici di Beppe Grillo e quindi anche amici nostri, che sono anche superamicissimi tra di loro!1!!! Wowowowow, che corrispondenza d’amorosi grillici. Solo che hanno avuto qualche problema tra di loro, e io vorrei mettere pace. Fate la pace, Marco e Claudio: il MoVimento deve essere unito e compatto contro il male della ka$ta. Non bisticciate. Basta. Se no chiamo Beppe e vi espelle.

Ma andiamo con calma. Correva il settembre 2011 e la rete era in fermento. Guardate un po’ cosa si pubblicava:


Disinformazione di regime!!1! Travaglio non copia da nessuno perché lui è un giornalista con la schiena drittissima, lui è il Giornalismo! Bisogna smetterla di sostenere queste balle. Basta!

Andiamo a vedere l’articolo di Travaglio, intitolato Eurobunga (qua l’immagine dello stesso articolo uscito sul Fatto Quotidiano il 14 settembre 2011). È un pezzo bellissimo, mi scendono le lacrime dall’emozione. Grazie Marco, grazie di esistere e di raccontare i fatti quotidiani in questo modo. Volevo fare un riassunto, ma lascio parlare Claudio Messora, l’inventore del blog:


Sante parole, Claudio Messora, santissime parole. Solo che il Messora si picca, si arrabbia e si offende: sostiene di avere scritto un articolo molto simile, ma il giorno prima, il 13 settembre 2011. Qua, sempre dall’autorevole tastiera del Messora, inventore dei blog, un riassunto:


In effetti, a leggere i due articoli, sembrerebbe avvalorata la tesi del Messora. Ma io ho la soluzione in tasca: nessuno ha copiato nessuno, perché noi amici di Beppe Grillo pensiamo tutti le stesse cose e chi non le pensa è ka$ta della disinformazione piduista di regime!!1! Va bene?

Quindi, Claudio, non arrabbiarti tanto con Marco, siamo tutti amici, non ne vale la pena. E tu, caro Marco Giornalismo Travaglio, non dire a Claudio che è uno di quei mitomani che infestano il web!!!1! Claudio Messora mitomane??? Certo che le mie orecchie ne hanno sentite di tutti i colori, ma Claudio Messora mitomane proprio no!!! Ma come mitomane, Marco? Uno che inventa i blog può essere un mitomane? Ma suvvia, andiamo, dare del mitomane a Messora è come dare del calciatore a Messi.

Comunque, secondo me, il mio tentativo di far da paciere è probabilmente superato. Claudio e Marco nel tempo hanno ricostruito un buon rapporto e fatto la pace, nel nome di Beppe capo, e lo dimostra questo recente articolo di Travaglio, dedicato proprio a Messora e al suo nuovo, importantissimo, ruolo di comunicatore ufficiale del MoVimento Cinque Stronzi!!!1!!
 
SVEGLIA!!!1!!! PLAGIO!!1!!!!

martedì 28 maggio 2013

TOP OF THE FLOPS


Cari amici della rete, interrompo il mio silenzio per occuparmi di un argomento che, chi più chi meno, ci attanaglia tutti. Vorrei dunque parlare del grandissimo risultato ottenuto da noi, dal MoVimento Cinque Stronzi, alle elezioni amministrative. Siamo proprio fortissimi, non c'è che dire, siamo cittadini come gli altri che sanno cosa vuole il popolo.

Per celebrare il trionfo a cinque stelle, dunque, propongo un'analisi puntuale del voto e del grillismo fino a oggi e, certo di fare cosa gradita, porgo i miei più cordiali saluti a tutte le grilline e a tutti i grillini che alacremente mi leggono. Per quanto riguarda i voti conquistati dal M5S in questa tornata rimando volentieri alle migliaia di articoli apparsi su tutti i quotidiani. Io mi concentro sullo sgrillamento più generale.


  • Nel mio saggio breve sul grillinismo operavo una distinzione tra tre categorie di grillini: il ruttante, il parzialmente informato e il credente. Alla luce delle ultime votazioni mi sento di dire che i ruttanti hanno abbandonato quasi del tutto il MoVimento, i parzialmente informati resistono ancora per poco, magari ancorati a qualche progetto locale, mentre prosperano e trionfano i credenti. Che sono molto pochi. Era prevedibile. Un partito che intercetta un voto populista e di protesta difficilmente riesce a sopravvivere alle stupidaggini che dice. Anche perché, tolti quei quattro o cinque esaltati che pendono dalla bocca di Grillo e credono fortemente nel signoraggio e nella biowasball, gli altri, quelli che a febbraio hanno votato M5S, l’hanno fatto in estrema ignoranza, sbattendosene in tutto e per tutto dei messaggi e delle idee (stupide, ma ci sono) dei grillini. L’unico contenuto che contava, per loro, era il vaffanculo. E con il vaffanculo non si va lontano. 
 
  • Un’altra mia idea bellissima sul MoVimento Cinque Stronzi è che gli attivisti/eletti di tale MoVimento appartengano all’illustrissima categoria degli scemi del villaggio. Finché si tratta di elezioni politiche, il villaggio e i suoi scemi passano in secondo piano. Il popolo vota Grillo, il popolo manda affanculo, poco ne sa se le conseguenze dei propri vaffanculo prendano le sembianze di un Paolo Bernini o di un Carlo Sibilia. Sono abbastanza sicuro che zero italiani su quattordici sappiano chi sono i parlamentari eletti nella loro circoscrizione. Per loro è più facile: si vota Grillo oppure Berlusconi oppure Bersani oppure Bossi oppure Casini oppure chi vi pare a voi, in una sorta di leaderismo stupido, partorito da Berlusconi ma alimentato anche dai suoi più fieri oppositori, Di Pietro su tutti. Il problema dello scemo del villaggio, secondario per le politiche, emerge in tutto il suo splendore alle amministrative. Per quanto appassionato di vaffanculi, l’elettore grillino proprio non ce la fa a scrivere sulla scheda il nome di quell’imbecille che era con lui alle medie e ora ciancia di acqua pubblica. Alle politiche è facile: una bella X sulle stelline e siamo tutti contenti. Al comune no, ti prego, quel Mario Rossi là ancora me lo ricordo che raccontava che Kennedy era stato ucciso da un complotto KGB+CIA, e se non sono stati loro, allora è colpa degli alieni. Sempre quel Mario Rossi, poi, quello che ora vorrebbe fare il sindaco, me lo ricordo viscido e bavoso correre appresso a mia sorella. Che vada pure a Palazzo Madama e si levi dalle palle, ma qui in comune non ce lo voglio.
 
  • Grillo è molto bravo. È riuscito a costruire un partito dal niente, facendo leva sugli istinti più bassi e ignoranti della popolazione. Ha preso tante caprette e le ha istruite, spiegando che il bianco è bianco e il nero è nero e non esistono altri colori; ha raccontato qualche bella storiella sulla decrescita felice (degli altri) e sul km zero; ha confermato le confuse certezze di gente già confusa e certa di suo; ha sparato a zero contro una classe politica squalificatissima, avendo quindi gioco facile. E per noi, coniglissimo popolo italico, non c’è nulla di meglio che tradire e insultare il padrone dopo averlo per anni adorato, non prima però di averlo sostituito con un altro. Siamo maestri in questo: cambiamo immediatamente catene vecchie con catene nuove, continuando sempre a fischiettare innocenti e felici. Data la materia umana a disposizione, quindi, non mi sorprenderei che Grillo andasse bene anche alle prossime elezioni politiche: ci sa fare, è bravo, dice quello che il popolo vuol sentirsi dire. Non troppo diverso da altri populisti che per decenni abbiamo apprezzato, votato e adorato, come il Silvio e l’Umberto, i quali, nonostante tutto, non hanno fatto nessuna fine ingloriosa.
 
 Insomma, riassumendo queste poche sciocchezze, possiamo dire che esiste Grillo e solo Grillo, e che da lui dipendono i destini del MoVimento. Essendo un ducetto, comunque, si circonderà di gente scarsa e adulante – vero Messora? - e farà ancora poca strada. Probabilmente andrà bene alle politiche – senza più toccare l’apice del 2013 – o alle europee, mentre farà molta più fatica alle elezioni locali.

Quanto ai grillini, invece, è necessario operare una distinzione tra attivisti/eletti ed elettori. Gli attivisti/eletti torneranno mestamente da dove sono venuti, speriamo presto dimenticati da tutti, oppure passeranno armi e bagagli in altri partiti, avendo preso gusto a comandare e a maneggiare denaro. I più esaltati, probabilmente, dopo aver adulato Beppe, passeranno a insultarlo e a contrastarlo, accusandolo di chissà quali complotti. I più miti, quelli che davvero credono nel km zero e nella decrescita felice, si ritireranno a vita privata, continuando a coltivare la rucola biologica nell’antibagno del loro appartamento. Degli elettori ho già detto: i ruttanti aspettano solo un altro populista che potrà essere lo stesso Grillo, un redivivo Berlusconi o nuovo leaderino nazistino pronto ad additare negri, froci e giudei quale causa della loro vita orrenda, mirando però sempre a riempirsi la pancia. I parzialmente informati torneranno a informarsi parzialmente, disquisendo pedantemente su ogni cosa, sbagliando sempre e comunque voto. I credenti continueranno a credere, se non in Grillo in qualche altra cosa, ché la fede è fede anche se fa male.


Per quanto ci riguarda, invece, non preoccupiamoci. Andrà sempre peggio.

sabato 11 maggio 2013

GRILLINOLOGIA DEFINITIVA

Cari amici della rete, in esclusiva per voi e per le vostre famiglie una tripartizione del grillinismo.

1) IL RUTTANTE - Ha votato Grillo fregandosene totalmente del km zero e delle piste ciclabili, del referendum senza quorum e più in generale di tutte le sciocchezze tipiche dei grillini. Non è mai entrato nel blog del comico, né sa cosa sia un meetup. Ha sentito Grillo un po' di volte al tg e ha capito solo no ka$ta e vaffanculo, sposandone pienamente i concetti. Ha votato Grillo come si fa un rutto dopo un lauto e indigesto pasto. Liberatorio. Si sa che non si può e non si deve, ma quando ci vuole ci vuole. Tra qualche anno, quando la metà dei parlamentari grillini sarà indagata per rimborsi finiti in aragoste e diare spese nei centri termali, negherà di aver mai votato M5S e di averlo sempre detto, lui, che i grillini sono come gli altri. A occhio, rappresenta il 70% dell'elettorato grillino. Trattasi comunque di invidivuo labile, poco fedele, sostanzialmente disinteressato. Ieri Berlusconi, oggi Grillo, domani chissà. Vota come parcheggia: in doppia fila o sul marciapiede.

2) IL PARZIALMENTE INFORMATO - Ha votato Grillo dopo lungo e pensoso ragionamento, comunque non mediato da una cultura di base. E' un elettore manipolabile, anche se non totalmente: l'importante è presentargli bene i problemi, raccontandoglieli in modo che si senta colpito. Ragiona, pensa, si informa, e alla fine arriva alle conclusioni più stupide e banali. E' affascinato da alcuni concetti grilleschi, come il km zero, ignorando però che al km zero sono dovute le peggiori carestie della storia. Gli piace l'idea dei giovani in politica, ragazzi onesti che non possono essere peggiori di chi ha votato finora, dimentico che onestà e competenza non sono per niente sinonimi. Tra qualche anno, quando tra un parlamentare grillino e un Fiorito ci saranno poche differenze sosterrà che no, il MoVimento delle origini non era corrotto. E' colpa del potere. A occhio, rappresenta il 25% dell'elettorato grillino.Tornerà presto da dove è venuto: centrosinistra e satelliti vari. Con un particolare pregio: voterà sempre per un partito che non permetterà la nascita o la durata di un governo che non sia berlusconiano. Anche lui vota come parcheggia: gira, gira, rigira, torna, va, rigira, non trova nulla e alla fine parcheggia in doppia fila. Con le quattro frecce accese.

3) IL CREDENTE - Non sembra, perché fa tanto casino, ma rappresenta solo il 5% del grillismo. L'ala militante. Meetup, blog di Beppe (lo chiama Beppe, come fosse suo cugino, senza nemmeno vergognarsi), pannelli solari, km zero, difesa dell'ambiente, no cemento, sono per lui parole d'ordine inderogabili. Difficilmente comprende quel che gli si dice e ha problemi anche con quel che sostiene egli stesso, date le notevoli lacune in grammatica e sintassi. Ha una particolare tendenza a credere alle teorie più assurde e imbecilli, meglio se mascherate da complotto. Conosce la Verità e cerca di propinarla a chiunque. Non riesce ad affrontare un discorso seriamente e cade senza pudore in frasi tipo "ma credi ancora in quel che si legge nei giornali?". Signoraggio, scie chimiche, Bilderberg: saprà raccontarvi tutto di cose che non esistono. Non è esperto di niente, ma si informa in rete, avendo particolare cura di scegliere sempre, solo e comunque, siti di pessima qualità. Particolarmente influenzabile da guru, santoni, professori senza curriculum e profeti da discount, ha trovato nel grillismo il suo habitat ideale. La colpa non è tanto di Grillo, quanto dei geni che gli hanno dato mamma e papà. Individuo irrecuperabile. Ora vota il MoVimento Cinque Stelle, ieri ha fatto propaganda per i Nazisti dell'Illinois, domani sceglierà i Vegani stirneriani. Per ora va in bicicletta, non guida la macchina, ma con la prossima Verità sarà a bordo di un rombante tir.

martedì 30 aprile 2013

AGGIORNAMENTO SU CLAUDIO MESSORA, L'INVENTORE DEI BLOG. E DI AJAX (AD ESEMPIO).

(Ringrazio Vania Rupeni che per primo mi ha segnalato questa chicchissima nei commenti al post precedente. E ringrazio soprattutto Claudio Messora. Per lui vorrei citare i versi di un grande poeta italiano: grazie di esistere).

Cari amici della rete, che vi informate in rete e in rete talvolta dite delle grandi verità che restano scolpite nei server, innanzi tutto vi voglio chiedere scusa per la ripetizione nel trattare gli argomenti. Poi vi voglio informare ancora di più, dal momento che arrivate in questo umile blog e cercate informazioni su Claudio Messora.

Sì, Claudio Messora, proprio lui, l'inventore dei blog e di AJAX (ad esempio). Non vi è bastato il suo ricco curriculum che ho postato qualche giorno fa? Volete sempre di più? Ecco, tutto per voi, dalla viva scrittura di Claudio Byoblu Messora, la dichiarazione con cui, sommessamente, dichiara di avere inventato i blog.


Non dite che Beppe Grillo si circonda di incompetenti! Non fate disinformazione di regime funzionale a questo governo della trattativa stato-mafia! Siate liberi! Uscite dal buio! Noi siamo il nuovo che avanza e che inventa i blog e AJAX (ad esempio), voi siete vekki e zombie che camminano. E poi voglio proprio vedere se il responsabile della comunicazione del Pd ha inventato le chat e l'HTML (ad esempio).

SVEGLIA!!!!!1!!!11!!1!

mercoledì 24 aprile 2013

DHMO NUMERO TRE: Onorevole Alessandro Di Battista.

Cari amici della rete, è con immerso (battuta per Travaglio: ahahaha immerso-immenso parlando di DHMO) piacere che vi presento un nostro carissimo cittadino parlamentare che lui si firma onorevole e a me chiama signor. Non lo so, non mi sembra giusto, sono un po' arrabbiato con lui perché siamo tutti cittadini che contano uno, ma se io sono signor e lui è onorevole che significa? Che lui conta, diciamo, due? E io sempre uno? Non va bene, ma ho per lui una proposta che vi dirò alla fine.

Il genio che vi voglio presentare è costui, Alessandro Di Battista, che l'altro giorno, durante la conferenza stampa di Grillo ha fatto uscire un po' di DHMO dai suoi occhi.

Dopo Daniele Pesco e dopo Massimo Artini, che voglio ringraziare perché ha dimostrato di essere un po' meno cittadino degli altri, pensavo fosse finita. Invece no!!1!!! Anche Alessandro Di Battista, detto onorevole dagli amici, si interessa al DHMO. Non c'è due senza tre!!!1! Ormai mi sono illuso e conto di coinvolgere tutti i 163 parlamentari cittadini del MoVimento Cinque Stronzi. Insieme ce la possiamo fare!!1!!! Nessuno deve rimanere indietro!!!1!!! Esci dall'umido!!11!! Asciugati!!!11!1! No al DHMO!!1!!!!

La mia consueta richiesta al cittadino la potete trovare qua. La risposta dell'onorevole Alessandro Di Battista, invece, è questa:


Io se fossi in Marino Mastrangeli proporrei l'espulsione di Alessandro Di Battista, dal momento che ha violato il codice di comportamento parlamentare, firmandosi come onorevole e non come cittadino.

SVEGLIA!!!1!!!! DHMO!!!1!!! ONOREVOLE!!1!!1!

(dal tono della risposta appare probabile che l'onorevole Alessandro Di Battista non abbia neanche letto l'email. Il che è abbastanza grave per chi appartiene a un MoVimento che fa della diversità rispetto agli altri un elemento fondante. Oppure, se l'ha letta, è proprio un onorevole scemo).

lunedì 22 aprile 2013

L'AVVELENATO

Ma se io avessi previsto tutto questo
dati causa e pretesto...
 
I populisti, di qualunque stirpe essi siano, si riempiono la bocca di popolo popolo popolo e se ne fanno portavoce, senza che nessuno abbia chiesto niente. Anche perché il popolo, godo nel dirlo, non esiste. Esistono gli individui, ognuno con le proprie idee: talvolta quelle di qualcuno combaciano con quelle di qualcun altro. Talaltra, molto più spesso, sono diverse. Bisogna diffidare da chi ciancia di popolo: di solito ha in mente di imporre il volere e gli interessi di una parte a tutti quanti. I populisti non rappresentano il popolo, rappresentano solo una parte che vorrebbe essere popolo. Siccome il popolo non esiste, non ha idee, non ha opinioni, non ha niente proprio perché non esiste, ne prendono una parte e la elevano a popolo. Chi non si schiera e si sottomette è ladro, è ka$ta, è da additare, è da espellere, è pagato, è burattino, è servo. Semplicemente non capiscono il dissenso, non capiscono che qualcuno la pensi divertamente. Dal momento che loro sono il popolo, se non la pensi come loro sei fuori dal popolo. Lo si capisce anche dalla scelta dei termini, ad esempio quella di non definirsi partito. Eppure partito, etimologicamente, sta a indicare una parte. Molto più onestamente, dunque, si dice chiaro e tondo "noi rappresentiamo una parte" sottintendendo che ne esistano tante e che ognuna sia degna e libera di essere rappresentata. (e comunque qualunque organizzazione che si presenta alle elezioni e compete per il voto popolare è un partito).

Insomma, una marea di banalità per chi sia andato a scuola, delle enormi verità, invece, per chi come i grillini a scuola c'è stato ben poco. E quando c'è stato era distratto.

Hanno passato due giorni a stracciarci le palle con il colpo di stato, il golpettino, la volontà popolare calpestata, senza nemmeno rendersi conto di essere ridicoli. Adesso, i primi risultati del Friuli Venezia Giulia ci dicono che in quella regione hanno dimezzato i voti e si attestano intorno al 20%, quasi 8 punti percentuale al di sotto di quanto avevano ottenuto alle politiche di nemmeno due mesi fa.

Non siete il popolo, non lo rappresentate, siete solo un partito di deficienti indottrinati da un comico avvinazzato che vi tratta, lui si, come burattini, dicendo A oggi e B domani, pretendendo comunque di avere sempre ragione. 

Se sapete cosa sono dignità e orgoglio, chiudete quei cazzo di blog e forum e meetup che frequentate e mettetevi a studiare. Non è mai troppo tardi per imparare.

Andate affanculo voi, una buona volta.

... ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare
e a culo tutto il resto!

venerdì 5 aprile 2013

DIECI GRILLINI PER ME POSSON BASTARE

Ho conosciuto dieci grillini di persona. Ve li voglio presentare perché sono persone come noi, cittadini che contano uno, difficilmente arrivano a due, dopo il tre sono persi, con il quattro si sballano, a cinque stelle vanno in estasi. 

1) Benito Mulattieri: bestia feroce cresciuta nella periferia di qualunque città, quoziente intellettivo pari a meno trentasei. Usa internet  per seguire un forum di ultras della sua squadra del cuore; ultimamente in aumento le decise, puntuali e sempre più lunghe comparsate nei siti internet di transessuali calabresi. Ne cercava uno, è finito nel blog di Grillo: non ci ha capito nulla, quindi ha deciso di votarlo.

2) Paolecchiara Leggins: fidanzata del Mulattieri fin dai tempi dell'asilo, emblema della vittima della società. Madre alcolizzata e violenta, padre prostituto e sottomesso, fratello di Casapound. La sua coscienza politica si forma in seguito alle considerazioni sociali del Mulattieri, pertanto è immacolata. Vota Grillo perché non ne può più. Non sa di cosa, ma non ne può più.

3) Claudiele Messorelli: blogger e videomaker fin dal lontanto 1975. Non si ferma all'apparenza delle cose, vuole capire, si informa, indaga: sempre seduto sulla sedia davanti al pc. Il suo ultimo post, molto apprezzato da Giulietto Chiesa, chiede conto alle multinazionali dell'inoculamento del vaccino contro l'aids in un aereo diretto al pentagono, il tutto visto in una prospettiva a km zero che tiene conto dello spropositato prezzo delle zucchine, tenuto artificiosamente alto dalle multinazionali del petrolio che così ci costringono a mangiare hamburger prodotti dal cugino massone di Ronald McDonald. Vota Grillo perché... ma che ve lo dico a fare?

4) Felicino Fanculin: contadino dell'entroterra veneto. Si alza tutte le mattine alle undici della sera prima per mungere le seimila vacche, assieme a quattordici immigrati clandestini eritrei di tre anni e mezzo. Titolo di studio: scuola materna. Votava Lega Nord, ora vota Grillo. Non gli cambia nulla, data la tendenza a dare la preferenza a chiunque ne faccia un cattivo uso.

5) Mariano Cardine: perno da bar, elemento attorno al quale ruota tutta la vita sociale del paese. Esperto di tutto, dalle lavatrici ai racconti piccanti, dai pannelli solari al sistema politico indiano. Pesce ideale pronto ad abboccare all'amo del grillismo, ideologia nella quale vede l'affermazione di tutte le teorie che racconta da decenni. Vive di una pensione fasulla di invalidità e gode tantissimo quando a Studio Aperto fanno vedere un finto cieco.

6) Palmiro Niccolai: una vita passata a votare Pci, Pds, Ds e Pd, fino al 2008. Ora che finalmente poteva arrivare al governo, ha votato Grillo dopo lungo e articolato ragionamento. E' pentitissimo della sua scelta, ma non lo ammetterà mai. Quindi ora difende Grillo, Casaleggio e il MoVimento Cinque Stronzi in tutte le sedi, con particolare e inaudita violenza. Non vuole accordi con nessuno e l'obiettivo minimo da ottenere, entro maggio, è Gaia.

7) Guidobaldo Maria Riccardelli: imprenditore del settore tessile-schiavistico, decenni spesi ad amare Berlusconi per gli stessi motivi per i quali a tutti gli altri fa schifo. Adora l'evasione fiscale, il condono, il falso in bilancio, le feste galanti e i rapporti con le minorenni. Avrebbe votato ancora il Cavaliere, ma ha trovato uno più zozzo di lui. Appena ha sentito "aboliamo Equitalia" non ha avuto più dubbi: Grillo for ever.

8) Marco Travaglio: una carriera a difendere Montanelli, sperando di essere scambiato per lui. Ha votato Ingroia alla Camera e Grillo al Senato: perché scegliere tra due mali peggiori se si possono avere entrambi?

9) Mario Rossi: nel curriculum tanta Forza Italia, un po' di Alleanza Nazionale, molta ignoranza fomentata dalla lettura - solo domenicale - di Libero o del Giornale. Grillo rappresenta la giusta continuazione. Non è mai andato su internet: tutto quello che sa del MoVimento Cinque Stronzi lo ha appreso in tv, perché Grillo in tv non va mai. Fosse vissuto negli anni venti sarebbe stato fascista, democristiano nei cinquanta, mezzo rivoluzionario negli anni settanta, socialista negli ottanta. Ora è grillino, ma non durerà: appena scorgerà qualcosa di peggio si butterà a capofitto.

10) Tu: sì, proprio tu. Tu che hai votato MoVimento Cinque Stronzi per dare un segnale, perché non ne potevi più di Bersani e Berlusconi, di Fini e di Casini, di Enrico Letta e Sandro Bondi. Tu che Fiorito e Lusi rubano mentre ti spacchi la schiena a lavoro. Tu che pensavi dieci grillini alla Camera che danni possono fare? Almeno controllano e raccontano qualcosa... Tu che ti capisco benissimo, e capisco tutta la tua frustrazione. Tu che, comunque, hai sbagliato. Perché ci hai fatti cascare dalla brace alla merda.

domenica 24 marzo 2013

GRILLETTO NUMERO 5: Cittadina Rosetta Enza Blundo, ovvero una piccola lucetta che insieme a tantissime altre illumina un albero.



Cari amici della rete, è con immenso piacere che vi presento una cittadina nostra dipendente neosenatrice Rosetta Enza Blundo, nata a Castel di Sangro il 26-06-1964. Scopriamole queste facce nuove del MoVimento Cinque Stronzi, vediamo chi sono, conosciamo questi cittadini come noi che contano uno e che si impegnano per cambiare in meglio l'Italia. A noi!!1! Biowashball!!1! No signoraggio!!1! Viva Rosetta! Viva Enza! Viva Enzetta! Viva Rosa! Non cederemo di un millimetro alla delegittimazione!


Rosetta Enza, cari amici stronzi della rete, è una maestra elementare che fa di tutto per non rendere nota la sua professione attraverso un sapiente uso errato della grammatica, della sintassi, della punteggiatura. E tutto questo Enzetta Rosa lo fa perché è umile, perché non vuole sentirsi trattare come quei professoroni che sanno tutto loro, quei bocconiani che ci hanno ridotto sul lastrico. Noi cittadini cinque stronzi siamo felici di sapere che Rosetta Enza è entrata nel Palazzo, che grazie a lei finalmente potremmo conoscere e penetrare gli oscuri meccanismi del potere. Grazie Enzetta Rosa per il tuo sacrificio.


Rosetta Enza Blundo è soprattutto "madre di cinque figli maggiorenni, escluso l'ultimo di tredici anni". Ma si potrebbe anche sostenere, senza paura di essere smentiti che Enzetta Rosa è madre di cinque figli minorenni, esclusi i primi quattro che sono maggiorenni. Ora, Rosetta Enza non ce lo dice, perché lei è molto umile, ma noi del MoVimento Cinque Stronzi la vedremmo bene come ministro dell'economia, anche se Beppe Grillo che ci hai svegliato sempre sei lodato a km zero, dice che lui vuole una donna che ha tirato su tre figli. Enzetta Rosa, hai troppo curriculum sulle spalle. Lottiamo per la meritocrazia e contro le banche e le assicurazioni. Eliminiamo due figli e Rosetta Enza all'economia!!1!!! Se l'economia non fosse possibile, comunque, si potrebbe pensare anche a un ministero senza portafoglio, magari ai rapporti con l'Unione Europea, dal momento che Enzetta Rosa è anche "Funzione Strumentale in ambito Tecnolgico e referente per il Circolo Didattico Statale “Silvestro di L’Aquila” del progetto Progetto Nazionale “Europa=noi Storia Valori e opportunità dell’Unione Europea” nell’a. s. in corso 2012 /2013". Insomma, voglio dire, se non è una cittadina come gli altri lei, chi lo è?



Vediamo adesso, in concreto, quali sono le proposte di Rosetta Enza, quali le sue dichiarazioni di intenti per il Parlamento. “Oltre all’onestà e alla buona amministrazione è importante una civiltà empatica comunitaria, un welfare orizzontale, una nuova socio economia partecipata, sussidiaria all’esistente”. Brava Enzetta Rosa, sentivamo davvero il bisogno di una civiltà empatica comunitaria, di un welfare orizzontale (ci siamo rotti del welfare verticale, per non parlare di quello obliquo, welfare obliquo = ka$ta), di una nuova socio economia partecipata. Che cosa sono, vi chiederete? E allora ditelo che siete prezzolati dalla ka$ta, pagati perspalare merda sul MoVimento Cinque Stronzi, che siamo molti più di cinque. E poi, lasciatevelo dire, il vostro è un lavoro inutile: la merda sugli stronzi non si nota!!1!! Grande Beppe, questa la giriamo anche a Travaglio, così ride di gusto appena poggia il manganello che sta usando per scrivere.



Sentite un po’ Rosetta Enza: “sono favorevole alla delega in bianco e alla remissione del mandato su richiesta”. Capito? Sembrerebbe un controsenso, ma non lo è. Non lo è perché lo dice Beppe nostro che sei nei cieli sopra Gaia al quale rimettiamo i nostri mandati. Ein Cittadinen! Ein Blog! Ein Grillen!



Enzetta Rosa prosegue, sempre in uno sfavillante italiano: “Si deve restituire sovranità al popolo e considero utile: L’adozione del referendum zero quorum - L’informazione trasparente e diffusa - L’ascolto periodico e costante della cittadinanza”. Brava!!!1! Se tu non ti vuoi fare ascoltare, caro individuo che te ne freghi del nuovo mondo grillino, noi verremo ad ascoltarti con la forza. Della ragione, sia chiaro. E vogliamo anche informazione trasparente e diffusa: per esempio si potrebbero chiudere tutti i giornali e i blog che spalano merda per lasciare aperti i commenti nel blog di Beppe che ci hai svegliato! Ma poi pensate a questa genialata del referendum zero quorum: eh, non ci avevate pensato, ditelo!!1! Il referendum è valido solo se i votanti sono zero! Altro che andare al mare di craxiana memoria (Bottino Craxi.. ahahahhahaha). Suona pure bene, zero quorum, come zero calorie. Può attrarre i maniaci dell’alimentazione! Ottimo marketing politico. Ci deve essere dietro lo zampino di Casaleggio che è un cittadino come gli altri che ospita temporaneamente le sue idee nei nostri cervelli.



Sei diventata senatrice, Rosetta!!1! Ci pensavi davvero? Che bella notizia. Ora potrai finalmente occuparti dei problemi che ti assillano: “ritengo urgente pulizia e trasparenza nei palazzi del potere”. Qualche kattivo spalamerda di regime potrebbe pensare che con questa affermazione sveli la tua vera natura, Enzetta, e ti presenterai a Palazzo Madama armata di ramazza e fazzoletto in testa… Non avete capito, lacchè di pdl, pdmenoelle e sceltapiucivica, che quella di Rosetta è una metafora!!!1! Lei è un’insegnante: sa cosa sono le metafore. Soprattutto quella sulla trasparenza.



Senatrice cittadina Enzatrice Rosettina fai che questa speranza, che qua dichiari, diventi presto realtà: “Ho la speranza che tanti cittadini M5S, onesti propositivi e laboriosi, possano sostituire i falsi, i fannulloni, gli avidi ed egocentrici, per evitare la cessione di sovranità con il meccanismo europeo di stabilità, un’organizzazione finanziaria errata”. Se qualcuno finge di non aver capito, ma è chiarissimo, quasi trasparente direi, ve lo spiego, perché può essere che tra noi stronzi si celi anche qualche stupido. Noi cittadini del MoVimento Cinque Stronzi – che siamo onesti, propositivi e laboriosi – sostituiremo i falsi, i fannulloni, gli avidi e gli egocentrici e, aggiungerei io (Rosina non lo dice per modestia), i registi, gli attori e gli elettrodomestici per la vigilia della distruzione (echi casaleggici). E lo sapete perché li sostituiremo? Per evitare la cessione di sovranità con il meccanismo europeo di stabilità! Chiaro? SVEGLIA!!!1! Ancora mi sorprendo che non l’abbiano già proposto tutti gli altri. Ma gli altri sono finanziati dalle multinazionali, dalle banche, dal gruppo Bilderberg, figurati se possono proporre una sostituzione dei fannulloni con gli onesti per evitare la cessione di sovranità con il meccanismo europeo di stabilità. Avete capito? Se non è chiaro ve lo ripeto, ma è talmente semplice che se non lo capite siete degli eurocrati!!!1! 


Rosetta Enza in Parlamento: che bellezza, che freschezza, che trasparenza! E finalmente, Rosetta Enzetta docet: “serve una politica volta al risanamento e all’uso della moneta locale”. Tra l’altro, se questa iniziativa rosettenziana dovesse andare in porto, si favorirebbe anche l’occupazione: banchi di cambio in ogni città, esperti pronti a scambiare grilloni genovesi con casaleggini milanesi, quarti di vitocreamy (Travaglio, che risate, ahahahah) con centesimi di fico, con la sola accortezza che uno conta uno e tutti gli altri son nessuno.


Rosetta, inoltre, sostiene che “non mi dispiacerebbe se lo spazio dato ai cittadini M5S porti ad una maggiore e più concreta attenzione ai reali bisogni delle fasce deboli dei malati, degli anziani e dei disabili, pur garantendo a tutti tasse commisurate ai reali guadagni”. Avete notato la prosa? Avete capito i tentativi di dissimulare la sua professione di insegnante? Grande Rosetta, machiavellicamente trasparente. Pare anche che alcuni massoni piduisti a favore della tav e contro l’acqua pubblica e che per fare la spesa fanno molti più km di zero, stiano raccogliendo fondi per offrire sostegno psicologico ai docenti di scuola media inferiore chiamati ad insegnare a quegli stessi alunni passati per le amorevoli cure di Enzetta Rosa. Non è vero, è disinformazione di regime e di palazza!!!1!



E comunque cari amici della rete, se non siete della ka$ta e siete cittadini come noi, come me, come Rosetta, vi potete sentire anche voi “una piccola lucetta che insieme a tantissime altre illumina un albero”.



Che bella immagine, bisognerebbe aprire un altro blog dedicato alla poesia a cinque stelle.


VAFFANKULO!!1!! NO KA$TA!!1!!